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Storia e descrizione
p>Scendendo dalla piazza del Plebiscito per la via Cesare Abba, che costeggia la Villa Comunale, proseguendo a destra per poche decine di metri per la via Salvatore Cabasino, avvocato e Sindaco di Calatafimi (1842 – 1908), fin sotto le mura del Monastero di Santa Caterina, ci si trova nel quartiere della Maddalena, che prende il nome dalla piccola, antica chiesa di Santa Maria Maddalena.
Di questa chiesa si hanno notizie fin dal 1518. Nel 1544 era la chiesa di un piccolo convento, di cui oggi non c’è più traccia, dei Padri Eremiti di Sant’Agostino (Padri Agostiniani Scalzi) e lo fu fino al 1660, quando gli Agostiniani lo abbandonarono. Vi ebbe sede la Congregazione dei Chierici fondata nel 1740. Fu rifabbricata nel 1887.
Al suo interno ci sono tre altari con relative tele. Sull’altare maggiore vi era un Madonna della Neve che adesso si trova nella chiesa Madre su un portantino, fu recata da Roma nel 1740 da Padre Spedalieri. Quattro artistiche formelle marmoree, di recente artigianato locale, raffigurano: la Confessione, l’Eucarestia, il Matrimonio, la Cresima. Sull’altare sinistro, vi era un S. Agostino (tela d’ignoto, del ‘600). Sull’altare destro, vi era una S. Maria Maddalena (altra tela d’ignoto, del ‘600) L’esterno è rustico, l’interno “è assai modesto”. I suoi quadri sono oggi esposti al culti nella chiesa Madre e nel santuario di citta di Maria SS. Di Giubino.
La chiesa è stata chiusa in seguito al sisma del 1968.
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Di questa chiesa si hanno notizie fin dal 1518. Nel 1544 era la chiesa di un piccolo convento, di cui oggi non c’è più traccia, dei Padri Eremiti di Sant’Agostino (Padri Agostiniani Scalzi) e lo fu fino al 1660, quando gli Agostiniani lo abbandonarono. Vi ebbe sede la Congregazione dei Chierici fondata nel 1740. Fu rifabbricata nel 1887.
Al suo interno ci sono tre altari con relative tele. Sull’altare maggiore vi era un Madonna della Neve che adesso si trova nella chiesa Madre su un portantino, fu recata da Roma nel 1740 da Padre Spedalieri. Quattro artistiche formelle marmoree, di recente artigianato locale, raffigurano: la Confessione, l’Eucarestia, il Matrimonio, la Cresima. Sull’altare sinistro, vi era un S. Agostino (tela d’ignoto, del ‘600). Sull’altare destro, vi era una S. Maria Maddalena (altra tela d’ignoto, del ‘600) L’esterno è rustico, l’interno “è assai modesto”. I suoi quadri sono oggi esposti al culti nella chiesa Madre e nel santuario di citta di Maria SS. Di Giubino.
La chiesa è stata chiusa in seguito al sisma del 1968.
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