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Storia e descrizione:
L’edificio, in base alle caratteristiche architettoniche, si può fare risalire alla fine del ‘700 ed è parte integrante della storia dell’epopea garibaldina alla quale la città di Calatafimi è legata. Così dimostrano le due lapidi marmoree affisse sul prospetto e all’interno dell’edificio, la prima del 16 maggio del 1860, la seconda del mese di luglio del 1862, recanti scritte attestanti la permanenza di Garibaldi a Calatafimi e nella Casa Pampalone. Originariamente il fabbricato era costituito da altri vani e per ciò aveva una volumetria maggiore che, unitamente alle caratteristiche architettoniche, la contraddistingueva come casa rappresentativa inserita in un contesto urbanistico dove i palazzi allineati, le piazze e la chiesa costituivano le emergenze architettoniche. Planimetricamente l’edificio occupa un area rettangolare mentre volumetricamente si eleva su tre livelli compreso il piano terra; esso presenta struttura portante in muratura di pietrame informe.
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